Zaccagni entra e la risolve, biancocelesti sempre più vicini all'Europa

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LA PARTITA

L'Hellas combatte, ma la Lazio ne ha di più e in un Olimpico caldissimo conquista tre punti importantissimi per la rincorsa europea. Una vittoria di spessore per i biancocelesti di Tudor, col tecnico croato che pesca il giusto jolly dalla panchina, quel Zaccagni che entra ed è subito decisivo con una rete che sa di chiaro messaggio per Roma e Atalanta che si contendono il quinto posto. Gialloblù che escono sì sconfitti, ma consapevoli di aver dato tutto in campo con la speranza di ripetersi nelle ultime gare della stagione per puntare alla salvezza.

Con Gila ko e Zaccagni non ancora al meglio e in panchina, Tudor sceglie Patric e conferma Isaksen a tutta fascia. Baroni dall'altro lato cambia qualcosa rispetto al match vinto contro l'Udinese, con Tchatchoua preferito a Centonze, Folorunsho arretrato dietro a Lazovic, Noslin e Mitrovic con Swiderski punta. Avvio di match di grande intensità, con Guendouzi che ci prova subito dalla distanza con un destro a giro che termina alto e Noslin che, dall'altro lato del campo, risponde con un tiro che sibila alla destra della porta difesa da Mandas. In un Olimpico rovente e pronto a spingere i biancocelesti, l'Hellas prova a mantenere l'ordine per non lasciare spazio ai capitolini che sono costretti a un giro palla insistito e a una manovra ragionata per cercare il momento giusto per affondare. Occasione che arriva al 18' sui piedi di Isaksen su corner dalla sinistra di Luis Alberto, ma il danese si fa murare a pochi passi dalla porta di Montipò. Numero 18 della Lazio che ha l'occasione per rifarsi pochi minuti dopo, ma vanifica un buon contropiede orchestrato da Luis Alberto con un controllo da rivedere arrivato a tu per tu con l'estremo difensore degli scaligeri.  Al 35' Mandas rischia la frittata anticipando l'uscita su lancio lungo verso Noslin, con Swiderski che non riesce a sfruttare al meglio il rimpallo calciando di poco al lato, una conclusione scortata sul fondo da Romagnoli. Uomini di Baroni che si prendono di coraggio e terminano la prima frazione di gioco in attacco, con i biancocelesti attenti a chiudere e a mantenere l'equilibrio nel risultato.

Nessun cambio all'intervallo, col secondo tempo che si apre con un brivido per i gialloblù, con Kamada lanciato in contropiede e chiuso perfettamente da Cabal in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner Felipe Anderson scarica un violento destro verso la porta di Montipò, con la conclusione che si stampa sulla traversa. Occasione che accende la Lazio che sfiora nuovamente il vantaggio col destro a giro di Luis Alberto su assist di rabona di Castellanos, tiro che termina alto. Al 60' Tudor manda a riposare un deludente Isaksen e l'ammonito Casale per ricorrere a forze fresche come quelle di Zaccagni e Pedro per cercare di spostare gli equilibri del match, mentre Baroni risponde mandando in campo Suslov e Duda al posto di Mitrovic e di un acciaccato Swiderski. E al 66' su contropiede di Kamada è Pedro a divorarsi il vantaggio, con lo spagnolo che apre il piattone destro dando al pubblico dell'Olimpico l'illusione del gol. Al 69' Montipò salva su Castellanos, ma due minuti più tardi l'estremo difensore non può nulla sull'ex di turno Zaccagni: il 20 biancoceleste recupera palla e fa partire Luis Alberto che lo serve in area, poi di sinistro è glaciale a tu per tu con Montipò per il vantaggio della Lazio. All'81' è poi Mandas a esaltarsi su deviazione di spalla di Coppola, con l'estremo difensore greco che salva il risultato con un intervento di puro istinto, mentre pochi minuti dopo Pedro sfiora l'eurogol su punizione, con la sua conclusione che si stampa ancora una volta sul palo. Ma dopo 4' di recupero è la Lazio a far festa, con un successo che allontana il Napoli in classifica con tre punti che permettono agli uomini di Tudor di scavalcare momentaneamente l'Atalanta al sesto posto.

LE PAGELLE

Marusic 6,5 - Ara la fascia sinistra, fa avanti e indietro tra fase offensiva e difensiva senza farsi impensierire dal reparto avanzato gialloblù.
Luis Alberto 6,5 - Mette al primo posto i suoi compagni da vero uomo assist, quando però ha qualche occasione personale si lascia ingolosire troppo senza riuscire a essere decisivo. Ma appena entra Zaccagni va a memoria, regalando il pallone per il vantaggio.
Zaccagni 7 - Dà giusto il tempo al Mago di prendere le misure e poi entra in azione regalando alla Lazio il successo col gol dell'ex. Una rete importante dal sapore sempre più europeo.
Isaksen 5,5 - Confermato a tutta fascia a destra, il danese è sprecone nella prima frazione e si fa murare con facilità da Cabal che non lo perde mai di vista. 

Cabal 6 - Attento in fase difensiva, mettendo nel mirino Isaksen, bravo in quella offensiva con le scorribande sulla sinistra che impensieriscono la difesa biancoceleste.
Tchatchoua 6 - Pressa alto e mura Marusic, con le sue chiusure riesce a dare tranquillità ai gialloblù sulla destra.
Swiderski 5,5 - A fine primo tempo sui suoi piedi capita l'occasione più ghiotta dell'Hellas, ma il polacco cicca la conclusione.

IL TABELLINO

LAZIO-VERONA 1-0
Lazio (3-4-2-1): Mandas 6,5; Patric 6, Romagnoli 6, Casale 6 (15' st Pedro 6); Marusic 6,5, Guendouzi 6,5, Kamada 6, Felipe Anderson 6,5 (42' st Vecino sv); Isaksen 5,5 (15' st Zaccagni 7), Luis Alberto 6,5 (31' st Hysaj sv); Castellanos 6 (42' st Immobile sv).
A disposizione: Sepe, Renzetti, Pellegrini, Gonzalez, Lazzari, Cataldi, Rovella.
Allenatore: Tudor 6,5
Verona (4-2-3-1): Montipò 6; Tchatchoua 6 (33' st Centonze sv), Coppola 6, Magnani 6, Cabal 6; Folorunsho 6 (41' st Henry sv), Serdar 6; Lazovic 6 (33' st Bonazzoli), Noslin 6, Mitrovic 5,5 (15' st Duda 6); Swiderski 5,5 (15' st Suslov 6).
A disposizione: Chiesa, Perilli, Belahyane, Tavsan, Vinagre, Dani Silva, Dawidowicz, Patanè, Charlys.
Allenatore: Baroni 5,5
Arbitro: Massa
Marcatori: 27' st Zaccagni (L)
Ammoniti: Romagnoli (L), Casale (L), Luis Alberto (L) Duda (V), Coppola (V), Noslin (V), Zaccagni (L)
Espulsi: -

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